Il Franciacorta ha scoperto la “franciacorta”

Il Franciacorta ha scoperto la “franciacorta”

Questa edizione del Festival del Franciacorta sarà ricordata come una delle più belle – in senso estetico – di sempre. Cieli azzurri e sterminati, notti stellate, splendidi prati in cui vivere pic nic un po’ hypster, cantine ricche di storia, ville, piazze, passeggiate a cavallo; non c’è che dire, chi ha passato almeno uno dei due week end tra le nostre colline non è rimasto certamente deluso.

Le classiche ed attese visite in cantina e degustazioni sono rimaste, sempre suggestive e arricchite di nuovi contenuti; ciò che ha fatto davvero la differenza sono stati gli eventi, con una macro organizzazione impeccabile del “Consorzio” sul piano della comunicazione e della gestione generale che ha saputo unire il territorio ai produttori vitivinicoli. Ciò ha permesso a molti di scoprire luoghi periferici o semplicemente fino a ieri, sconosciuti. Come se “il Franciacorta” andasse alla scoperta della Franciacorta, un territorio straordinario, ricco di storia tra le più antiche, crocevia di popoli e ricchezze.

Potersi sdraiare sotto le stelle su una collina di Monterotondo rimirando il Monte Alto oppure sorseggiare ottimi vini in Piazza Cavour, il salotto buono di Rovato, o ancora salire a Favento (Adro) per un pic-nic suggestivo sono quel connubio che potrà portare un brand fortemente attrattivo come quello del vino ad essere ancora più apprezzato perchè esaltato da un territorio assolutamente all’altezza delle aspettative.

Speriamo che lo comprendano sempre più le nostre cantine; un territorio salvaguardato giova in primis a chi ne fruisce; speriamo lo comprendano gli amministratori affinchè non continuino ad interrogarsi su come creare nuovi contenuti culturali, perchè la Franciacorta è di per sè un enorme contenitore di ricchezze che aspettano solo di essere valorizzate nel modo più congruo, questo Festival ne è stato un esempio.

Vivi Franciacorta

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