STORIE DAL MONDO – Sergio Cosentino, la felicità sta dentro di noi; bisogna solo imparare a conviverci.

STORIE DAL MONDO – Sergio Cosentino, la felicità sta dentro di noi; bisogna solo imparare a conviverci.

Originario di Palazzolo sull’Oglio a che età hai lasciato la Franciacorta per trasferirti all’estero?

Ho lasciato la Franciacorta da piccolo, per essere trapiantato con la mia famiglia a Milano; poi, nel 2008, mi sono trasferito a Los Angeles.

Cosa ti ha spinto a prendere quel volo?

Il sogno di sempre; un sogno che avevo da ragazzo.

Di cosa ti occupavi in Italia prima di partire?

Sono stato per 20 anni cabarettista, e per altri 20 autore di alcuni dei più famosi comici italiani.

Sicuramente avrai provato tante emozioni in questi anni! Qual è stato il tuo ricordo più significativo da quando sei a Los Angeles? 

Collaborare con un’Associazione che aiuta i bisognosi ed occuparmi della distribuzione del cibo nelle strade di Downtown Los Angeles.

Parlando della tua famiglia, come hanno accolto la notizia di questo tuo trasferimento?

Bene. Dopotutto sapevano che, prima o poi, sarebbe successo perché lo ripetevo fin da piccolo.

Quali progetti avevi quando sei partito, e quali sono i tuoi progetti futuri?

Volevo aprire una società di produzione televisiva e cinematografica. Ora per via del Covid, resto in attesa di capire gli sviluppi.

Oggi, nonostante il Covid ti abbia obbligato a lasciare temporaneamente gli Stati Uniti, sappiamo che sei rientrato in Italia con un progetto ed un pensiero positivo. Di cosa si tratta?

Di “Sempreunagioia”, un Blog di Salute & Benessere che gestisco assieme a mia moglie Cinzia Scarpa. Abbiamo anche registrato il marchio, ed aperto Villa Sempreunagioia, una struttura sulle colline Piacentine. Si tratta di una Villa del 700 costruita sui resti di un Castello Medievale e lì accogliamo gli amici che ci vengono a trovare e che sposano la Filosofia Sempreunagioia, che è quella del Pensiero Positivo da vivere nel Benessere sano in armonia con la Natura.

Tornando a parlare di Franciacorta, quale luogo ti è rimasto nel cuore?

Il Lago d’Iseo, dove i miei genitori mi portavano da bambino, nelle domeniche d’estate. Ma mi sono rimaste nel cuore anche le vigne, infatti non è detto che un giorno…

Quindi, dopo le colline piacentine, potremmo ritrovarti in franciacorta come produttore?

Perché no, “Mai dire mai!”.

Uno dei nostri sogni è la produzione del vino “Sempreunagioia”, e quale posto migliore della Franciacorta per produrre vino? Viva il Franciacorta!

Se tornando negli Stati Uniti al termine di questa “pausa forzata” potessi portare con te qualcosa della Franciacorta, cosa metteresti nel tuo bagaglio?

Il vino e la grinta delle persone.

Facendo il percorso inverso, cosa porteresti invece in Franciacorta?

La capacità organizzativa, l’ottimismo degli americani, ed il sole della California.

Qual è oggi il tuo rapporto con la Franciacorta e ogni quanto torni?

Di nostalgia. Ci vengo molto poco, ma mi riprometto di farlo più spesso in futuro; magari per imparare di più sul vino.

Conoscendo il tuo pensiero positivo, possiamo immaginare che davvero, come si dice, non tutti i mali vengano per nuocere. Quindi, parlando di attualità, come hai vissuto questo anno tra limitazioni, lockdown e zone che cambiavano colore con la stessa frequenza dei semafori?

Pensando che è sempre il momento più buio della notte che prelude all’alba, quindi organizzando l’apertura di Villa Sempreunagioia. Ed ora, finalmente, ci siamo quasi.

Vi aspettiamo tutti…  www.sempreunagioia.com

Vivi Franciacorta

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