Rovato – Il Rugby Rovato è un bene pubblico. E il Sindaco interviene per ricordarlo alla Dirigenza

Rovato – Il Rugby Rovato è un bene pubblico. E il Sindaco interviene per ricordarlo alla Dirigenza

Con una lunga lettere inviata alla Dirigenza dell’A.S.D. Rugby Rovato e per conoscenza alla Federazione Italiana Rugby, il sindaco di Rovato Tiziano Metelli, che ha condiviso copia della stessa anche sul suo profilo facebook «perché riguarda una realtà importante della città di Rovato», chiede al Presidente Pierangelo Merlini di attivarsi senza perdere ulteriore tempo per porre fine ad una situazione di irragionevole e assoluta mancanza di partecipazione alla vita democratica dell’associazione.

«Alla luce di quanto sopra, – scrive il sindaco Belotti nella lunga lettera, riferendosi al riepilogo dei fatti – ritengo che atteggiamenti e comportamenti tenuti negli ultimi tempi dalla dirigenza dell’A.S. Rugby Rovato siano ampiamente ingiustificati e grandemente lesivi dell’onorabilità della Associazione stessa e della città di Rovato che rappresento».

«Glielo dico da genitore – si legge in uno dei passaggi -, prima ancora che da Amministratore. Provo un grande senso di vergogna che è assieme una sorta di penoso sconcerto per quello che sta succedendo dalle sue parti. Spesso ci lamentiamo dei giovani, della loro svogliatezza, della loro indifferenza nei confronti della vita comunitaria. Qui invece si vuole impedire, attraverso artifizi interpretativi e sbarramenti economici e sbarramenti pregiudiziali, la libera e sincera e sana partecipazione dei giovani atleti e delle giovani atlete alla vita della Associazione Rugby Rovato. Che non è di proprietà privata, glielo ricordo, ma patrimonio dei rovatesi, da maneggiare con cura e intelligenza, in maniera da poterne trasferire le gesta ed i valori alle generazioni future».

«Non sono di proprietà privata, e termino qui perché a questo punto mi sembra di rilevare l’ovvietà, – continua il sindaco rivolgendosi al Presidente Merlini – nemmeno le strutture che state utilizzando, essendo patrimonio di proprietà del Comune di Rovato che vi è stato affidato perché ne poteste fare buon uso. Non vi è stato affidato perché eravate bravi, ma perché eravate bravi e con la forma giuridica giusta: quella di Associazione sportiva. Che “…ha per finalità lo sviluppo, la diffusione, la promozione, l’organizzazione e l’incremento di attività sportive dilettantistiche – in particolare la disciplina del rugby…”, e perché “…L’associazione è altresì caratterizzata dalla democraticità della struttura, dall’uguaglianza dei diritti di tutti gli associati, dall’elettività delle cariche associative…” Sta scritto nel vostro Statuto. E’ il passaggio più nobile del vostro Statuto, è un passaggio che per sua natura non può essere interpretato a piacimento o malamente piegato a logiche perverse».

«A questo punto – scrive il sindaco aprendo l’ultimo paragrafo della sua missiva – chiedo a Lei, caro Presidente Merlini e a tutti i componenti del Direttivo, di attivarsi immediatamente e di procedere senza alcun indugio ad associare tutti i vostri atleti e volontari che ne faranno semplice richiesta, senza pretendere il pagamento di nulla, o comunque tramite la richiesta di una cifra semplicemente simbolica. E di procedere successivamente alla convocazione di una Assemblea dei soci che dovrà eleggere democraticamente un suo organo di governo e discuterne le strategie gestionali. Ponendo così fine ad una situazione di irragionevole e assoluta mancanza di partecipazione alla vita democratica dell’associazione.

Ma lo si faccia subito. Non domani, subito, senza perdere altro tempo. E senza opporre inutili ed ingiustificabili ragioni. Pena la distruzione di una realtà associativa tra le più importanti della nostra comunità e della nostra provincia. Pena la disintegrazione di un patrimonio pubblico di cui qualcuno dovrà rendere conto. Non al sottoscritto, ma ai nostri giovani e all’intera città di Rovato».

Arrivati a questo punto, non resta che attendere una risposta. O forse, visto il tema, la domanda da porsi è un’altra. Chi sarà il primo ad andare in meta?

Vivi Franciacorta

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