Coccaglio – L’AIDO e quel sogno che vuole diventare realtà. Dopo un anno si lavora per lo Statuto

Coccaglio – L’AIDO e quel sogno che vuole diventare realtà. Dopo un anno si lavora per lo Statuto

E’ passato poco più di un anno da quando l’idea nata nella sede Aido di Coccaglio, e appoggiata dalla stessa sede provinciale di Brescia, ha mosso i primi passi. Ed oggi quel progetto che prende il nome di Federazione Europea dei Donatori di Organi, ha fatto un altro passo avanti; è infatti in fase di preparazione lo statuto della FEDO che vuole essere un luogo di pensiero, di studio e anche di promozione dei valori della donazione in tutta Europa. L’obiettivo del progetto è la creazione di un sistema di donazione di organi europeo che superi, cosa ancor più attuale vista la crisi in atto tra Russia e Ucraina, le differenti interpretazioni religiose e culturali oltre alle infinite barriere che spesso si creano tra popoli e nazioni.

«Per sostenere il progetto della Efod – ha spiegato Lino Lovo presidente del sodalizio Coccagliese – stiamo realizzando, in collaborazione con i Volontari del soccorso, una caffettiera gigante con le lattine: sarà funzionante e in pochi minuti potrà servire duecento caffè. Ma oltre a quest’opera che dovrà essere la più grande del mondo e verrà esposta in diversi paesi d’Italia, stiamo realizzando anche il campanile di San Marco, che sarà alto 12 metri e che verrà esposto fuori dalla Casa della Solidarietà in occasione dell’inaugurazione del Museo della Marcia della Solidarietà Vita per la Vita e dei monumenti di lattine».

«Ad aprile – continua Lino Lovo nel presentare il progetto – saremo ospiti di Regione Lombardia a Bruxelles per firmare i primi atti costitutivi. E sempre tramite la Regione, e la vicepresidente della Commissione Sanità Simona Tironi, abbiamo proposto di inserire nelle cartelle cliniche la volontà (o meno) dei pazienti di donare gli organi»

«Sarebbe bello – ha concluso Lovo – che per festeggiare la costituzione della Efod si partisse da Bruxelles per arrivare a Coccaglio con una fiaccolata. E’ un’idea nata nel bresciano e firmare l’atto costitutivo alla Casa della Solidarietà sarebbe un sogno che si realizza».

Vivi Franciacorta

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