Ricerca, sperimentazione e mercato. La Franciacorta disegna il suo futuro

Ricerca, sperimentazione e mercato. La Franciacorta disegna il suo futuro

Tra studi approfonditi su suoli, climi e vitigni, la Franciacorta è alla ricerca di una sempre maggiore distintività e qualità nel calice. Dalle riflessioni dei vertici di cantine che hanno fatto la storia di uno dei territori più importanti della spumantistica italiana, la coscienza di poter crescere “solo” in valore, e non nelle quantità.«A livello di sostenibilità, che evidentemente è un cappello molto grande – commenta Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta – noi stiamo continuando ad investire, in primis perché la qualità e lo stato di salute della nostra terra sono fondamentali».

«Franciacorta – continua Cristina Ziliani, ai vertici di Berlucchi – è un territorio innovativo già dalla sua nascita, avvenuta una sessantina di anni fa per questa tipologia di vino, pur essendo esistito come territorio da ben prima. E la caratteristica di questo territorio, a mio avviso, sono le persone che ci hanno vissuto e hanno iniziato a lavorare qui con una visione imprenditoriale che ha consentito alle aziende piccole e un po’ più grandi di nascere con una visione di qualità molto elevata. Quindi la ricerca che si è sviluppata all’interno di queste aziende è fondamentale. Non possiamo dire che la Franciacorta sia arrivata al massimo della sua qualità; stiamo andando avanti, affrontando il tema della sostenibilità che è un dovere da parte di tutti».

«Il 21 è l’anno dei record – sono le parole di Maurizio Zanella, Cà del Bosco – ma i record ci interessano poco perché i record non devono essere fatti sui numeri, ma sui contenuti. Nei contenuti c’è un bellissimo movimento della zona, dove ogni singola azienda si sta muovendo abbastanza bene. Ma il progetto più importante è quello complessivo dove individuare luoghi con dei nomi, condivisi, che spero entrino nel disciplinare velocemente. E un progetto ambizioso che non so se andrà avanti, è uno studio del territorio in linea con i tempi coinvolgendo le più importanti università mondiali per dare il loro contributo per arrivare alla fotografia del territorio per dare a ogni vigna e zona dei confini reali in base a quello che c’è sotto»

Vivi Franciacorta

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