Da Brescia a Capo Nord in HandBike, 4000 km contro ogni limite

Da Brescia a Capo Nord in HandBike, 4000 km contro ogni limite

CASTEGNATO – Maurizio Antonini ce l’ha fatta, ha percorso i 4000 km che separano Brescia da Capo Nord dopo 39 giorni di impegno e fatica. Lo ha fatto in sella alla sua handbike con la sua forza delle sue braccia e della sua grande tenacia. Lo ha fatto per dimostrare che la disabilità si può sconfiggere, come da mission della associazione di cui è fondatore, Active Sport.

“All’arrivo – dice il bresciano, nato a Castegnato e residente a Monticelli – non è stato facile realizzare di avercela fatta. Ho vissuto un vortice di emozioni fortissime, tutte insieme. Solo ora, piano piano, le sto riassaporando una per una. È una sensazione che mi riempie di gioia”. I presenti l’hanno anche aiutato, sollevandolo, a salire sulla piattaforma che ospita il globo, così da regalargli una foto da conservare nell’album dei ricordi. Solo lui, la sua handbike, l’orizzonte e una soddisfazione immensa. “Il messaggio che passa da questa esperienza? Prima di partire per l’ultima tappa ho conosciuto Thomas, un ragazzo tedesco che ha percorso una parte del tragitto insieme a me, segnalando alle auto la mia presenza in una galleria buia e ricca di buche. All’arrivo mi ha raccontato che era rimasto privo di forze, ma vedendo me, partito dall’Italia su una handbike, ha ritrovato un’energia incredibile, che gli ha permesso di tenere duro fino alla fine. Eccolo qui il messaggio: a volte ci arrendiamo per dei limiti che esistono solo dentro la nostra testa”.

Antonini rientrerà in Italia nei prossimi giorni, a bordo del furgone camperizzato, non prima di fare una tappa a Lienz (Austria) da Sergio Balduchelli, capitano dell’Active Team La Leonessa che proprio in questi giorni vanta due atleti (Simona Canipari e Mirko Testa) ai mondiali di handbike in Canada. Dopo l’incidente che li ha obbligati alla sedia a rotelle, entrambi hanno riscoperto lo sport grazie anche ad Antonini, e all’impegno di Active Sport alla Domus Salutis di Brescia. Loro adesso sognano la medaglia d’oro, mentre lui progetta nuove imprese.

“Realizzare un sogno – chiude – mi ha aiutato a capire di poterne inseguire tanti altri”. Il meglio deve ancora arrivare.

Vivi Franciacorta

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