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Un Sorriso per Matteo ed Ettore dona una ludobarella con scocca in 3d di Cars

Un Sorriso per Matteo ed Ettore dona una ludobarella con scocca in 3d di Cars

E’ stata donata ieri, al reparto di oncologia pediatrica del Civile di Brescia, una ludobarella da corsia con scocca in 3d a forma di Saetta Mc Queen del cartone animato Cars.

Con la definizione di Ludobarella, Ludocarrozzina, si intende un rivestimento sui tre lati, in bassorilievo, in 3D qualsiasi oggetto con qualsiasi forma, che rende piacevole l’immagine del dispositivo medico ad uso ospedaliero e non (barella ospedaliera, letto ospedaliero, lettino ambulatoriale da visita, carrozzina per disabili ecc..) e che viene applicato allo stesso. Tale “scocca” è realizzata in materiale termoplastico o termoindurente con rifinita con verniciatura e viene applicata alla barella o altro dispositivo medico, mediante appositi agganci.

Le scocche sono state studiate e progettate per poter garantire l’uso del dispositivo medico in tutte le sue funzionalità: per permettere l’innalzamento e l’abbassamento delle sponde laterali e l’utilizzo agevole delle maniglie per il trasporto, tenendo conto della posizione della asta porta flebo e della bombola per l’ossigeno o altri accessori medici il cui accesso non deve essere impedito.

Le scocche essendo applicate a dispositivi medici mobili, sono studiate per evitare lesioni alle persone che le utilizzano e di conseguenza sono realizzate con parti tondeggianti e arrotondate e materiali che non possano danneggiare colui che viene trasportato o chi manovra la scocca stessa.

Lo scopo di tali ornamenti è quello di rendere più piacevole l’aspetto del dispositivo medico, alla vista dei pazienti in particolare quelli in età pediatrica e di trasformare il trasferimento in ospedale in un piacevole momento di divertimento, atto a sollevare il bimbo stesso dalla preoccupazione di un intervento chirurgico o qualsiasi altro esame medico non piacevole.

Il gioco diventa parte integrante della cura, i bambini partono per un viaggio divertente a bordo di dispositivi medici trasformati in soggetti allegri che richiamano i cartoni animati o comunque personaggi fantastici che li accompagnano con allegria, distraendoli dal vero scopo medico (esame o intervento chirurgico) in linea con quella che viene definita Play Therapy.

Questa donazione è stata possibile grazie all’enorme sostegno da parte di Itas Mutua che grazie al proprio agente Maurizio Sabbadini, dell’agenzia “Grassi e Sabbadini” di Cologne (BS) ha organizzato una raccolta fondi attraverso una piattaforma di crowdfunding che ha portato alla raccolta di oltre 18.000 Euro.

Una parte di questa somma è stata utilizzata per l’acquisto della ludobarella oggetto della donazione, ma grazie a questi fondi verrà acquistata anche una ludocarrozzina da donare sempre allo stesso reparto nei prossimi mesi, e per la quale sono attualmente in corso le trattative per un nuovo modello in fase di progettazione.

Questo nuovo progetto nasce dalle famiglie di Matteo Ventura e di Ettore Pandolfi, che in seguito alla prematura scomparsa dei propri bambini a causa di un tumore hanno deciso di unirsi per trasformare il dolore in qualcosa di costruttivo, allo scopo di regalare sorrisi ai piccoli pazienti oncologici ricoverati in ospedale;

A Matteo, nel 2013, all’età di 6 anni, venne diagnosticato un tumore al cervello e iniziò così un difficile cammino di cure in Oncoematologia Pediatrica degli Spedali Civili di Brescia che lo portarono a continui ricoveri in reparto per un anno e mezzo di cure, purtroppo rivelatesi inutili.

Ad Ettore fu diagnosticato un tumore renale all’età di 2 anni, nel 2020, e anche lui iniziò un lungo percorso di cure durato quasi tre anni, anche lui in Oncoematolgia pediatrica degli Spedali civili di Brescia,e anche nel suo caso fu però tutto inutile.

Matteo ed Ettore erano cuginetti di secondo grado, anche se non si sono mai conosciuti in quanto Ettore è nato dopo la scomparsa di Matteo; ma i genitori hanno voluto unirsi, farsi forza a vicenda e ricordando i momenti difficili e le giornate interminabili trascorse in quei corridoi, cercano quotidianamente con la loro associazione di alleviare come possono le sofferenze di questi bambini.

Hanno vissuto sulla loro pelle quanto basti poco per questi piccoli pazienti per trasformare una giornata triste in una speciale, quanto sia bello vedere i loro occhietti illuminarsi e come di riflesso questo porti un po’ di sollievo anche ai loro genitori.

“Un sorriso per Matteo ed Ettore” si occupa principalmente di raccogliere giocattoli nuovi e consegnarli presso le oncologie pediatriche del civile di Brescia e di altri ospedali, sia personalmente che attraverso l’amico Mattia Villardita (Spiderman) con cui collaborano.

«Circa un anno fa – racconta l’associazione -, ci siamo imbattuti in immagini di ludobarelle e ludocarrozzine donate da  associazioni in alcuni ospedali d’Italia e ne siamo rimasti incantati. Da quel giorno abbiamo desiderato portare questi presidi anche al Civile di Brescia, immaginando quanto sarebbe piaciuto anche ai nostri bambini attraversare i corridoi dell’ospedale a bordo di una barella o di una carrozzina di questo tipo. Abbiamo fatto ricerche su internet fino a quando siamo riuscite a recuperare i contatti della ditta che le produce».

«Siamo veramente contente – proseguono le referenti del sodalizio franciacortino – di essere riuscite a portare a termine un progetto così importante e ambizioso. Ieri, giorno dell’inaugurazione, è stato il compleanno di Ettore e siamo veramente felici e grate all’ospedale per averci dato la possibilità di festeggiare così questa giornata per noi tanto speciale. Poter inaugurare questo progetto proprio nel giorno del suo compleanno è il nostro modo di ricordarlo, di onorare la sua memoria, e immaginarlo mentre festeggia con Matteo tra gli angeli in cielo, e, sbirciando un po’ tra le nuvole, siamo certe sorrideranno anche loro di fronte a questo meraviglioso progetto. Ci auguriamo di cuore di poter consegnare entro pochi mesi anche la ludocarrozzina, continuando nel frattempo  a portare sorrisi attraverso la donazione di giocattoli che resterà sempre la nostra attività principale».

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