Asst Franciacorta: è l’ora della pensione per una bandiera dell’Azienda
Paragonare la vita di un medico a quella di un calciatore, soprattutto nel calcio moderno, risulta quasi impossibile. Ma per chi il calcio l’ha vissuto negli anni d’oro, quello nostalgico, quello dell’attaccamento alla maglia raccontato dalle voci storiche di “Tutto il calcio minuto per minuto”, allora il paragone tra le due attività regge il confronto.
E così accade che, una mattina di aprile, per il Dottor Bernardino Ferrari (67 anni compiuti da poco), dopo 35 anni ad indossare la stessa divisa, è giunto il momento di appenderla al chiodo. E come per i più grandi campioni all’ultima presenza con quella maglia, ecco arrivare la sostituzione prima del triplice fischio; l’abbraccio ai compagni, l’ultimo giro di campo a salutare i tifosi sugli spalti, la standing ovation, e poi in panchina ad aspettare il triplice fischio per dare il via alla festa.
Metaforicamente parlando è stato così anche per il Dottor Ferrari al quale, nella mattinata del 23 aprile, presso il presidio di Iseo dell’ASST Franciacorta, è stato dedicato un momento conviviale con la preparazione del cibo da parte del Mato Grosso, e la presenza di tantissimi amici e colleghi, insieme al Direttore Generale Alessandra Bruschi e al Direttore Amministrativo Susanna Aschedamini.
E quando un pezzo di storia lascia il mondo nel quale ha vissuto per così tanto tempo, ha lavorato in ASST Franciacorta dall’1 maggio 1990, ai tempi ancora Azienda Ospedaliera “Mellino Mellini”, prendendosi cura di migliaia di bambini del territorio, un po’ di commozione c’è.
“A nome della Direzione Strategica, ringrazio il dottor Bernardino Ferrari per il suo prezioso servizio. Nel corso della sua carriera ha accompagnato intere generazioni di bambini e famiglie, offrendo non solo cure mediche, ma anche umanità, ascolto e attenzione. La sua figura ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per colleghi, pazienti e per tutta la comunità. Auguriamo al dottor Ferrari tante soddisfazioni, serenità e nuovi stimoli”. – ha ribadito il Direttore Generale Alessandra Bruschi.
A dare voce ai colleghi, invece, è stata la dottoressa Nazzarena Maffezzoni, responsabile della SS Qualità – Risk Management e dell’Attività di supporto alla Direzione Medica di Presidio di Iseo che si è fatta portavoce del pensiero di gratitudine e riconoscenza, nonché di stima, di tutti coloro che hanno potuto lavorare con il Dottor Ferrari.
“Papa Francesco ha spesso parlato dell’importanza di “camminare insieme” e di “non rinunciare ai sogni”: io posso affermare di essere stato fortunato perché quello della mia vita era fare il Pediatra e l’ho realizzato. Ho potuto fare, ogni giorno, quello che volevo e che mi è sempre piaciuto. Ho lavorato in questo ospedale per 35 anni in serenità, con passione, amore e dedizione, dedicandomi ai più piccoli e alle loro famiglie; ho capito cosa vuol dire che chi ben semina e ben raccoglie perché quanto fatto mi è tornato in modo esponenziale. Ho conosciuto intere generazioni, tessuto rapporti che mi porterò sempre nel cuore e conosciuto i bambini dei miei bambini. Provo gratitudine nei confronti di chi mi ha accolto, di coloro che ho incontrato nel mio percorso e che hanno lavorato con me, condividendo i miei valori e il mio modo di essere. Dopo tutto questo tempo trascorso, spero di lasciare un ospedale migliore di quello che ho trovato. E’ stato un piacere”. – ha ribadito il dottor Bernardino Ferrari.
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