Silvia Persico, un bronzo inaspettato preparato sulle strade della Franciacorta

Silvia Persico, un bronzo inaspettato preparato sulle strade della Franciacorta

Ciao Silvia, quali sono le tue sensazioni a poche settimane dal bronzo iridato?

Sono ancora incredula, mi aspettavo di stare bene ma il podio lo vedevo come un sogno.

Quando hai davvero capito che il ciclismo sarebbe diventato centrale nella tua vita?

Pratico ciclismo da quando ho 7 anni, è sempre stato il mio sogno farlo diventare il mio lavoro. Ho pensato anche di smettere un 4 o 5 anni fa, poi è arrivato il mio attuale preparatore e direttore sportivo (Davide Arzeni) e mi ha fatto cambiare idea.

Silvia Persico sul terzo gradino del podio al Campionato del Mondo di Ciclocross

Qual è la giornata tipica di un’atleta del tuo livello?

Sveglia, 20/25’ di risveglio muscolare, colazione, esco in bici mediamente un 3 ore al giorno, mangio e mi rilasso. Il pomeriggio poi dipende..

Qual è la persone a cui sei più legata nell’ambiente ciclistico?

Beh sicuramente la mia compagna di stanza Chiara Consonni, poi Alice Arzuffi, Eva Lechner, Elisa Balsamo e tutte le mie compagne di squadra.

Il ciclismo è uno sport che comporta molti sacrifici, Qual è stata la gara più dura della tua carriera?

Non saprei dirti, però il sicuramente su strada tutte le classiche del nord sono davvero faticose.

Quali sono i progetti per la prossima stagione?

Ora mi trovo in Spagna per un ritiro con le mie compagne, sicuramente voglio fare bene su strada e riconfermarmi nel cross.

Cosa rappresenta per te la Franciacorta?

Il luogo ideale per allenarsi; vivo qui da 2 anni circa e mi sono spostata per stare con la mia compagna Anna.

Vivi Franciacorta

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