Rovato – Uno sguardo al futuro in attesa di Lombardia Carne. Il Convegno realizzato con Coldiretti

Rovato – Uno sguardo al futuro in attesa di Lombardia Carne. Il Convegno realizzato con Coldiretti

Come far fruttare il tempo nel migliore dei modi? Tra le tante possibilità c’è, sicuramente, quella andata in onda nella mattinata di venerdì 1 aprile nella sala civica del Foro Boario di Rovato, dove l’intera mattinata è stata dedicata alle nuove generazioni.

Agli oltre cento studenti dell’istituto agrario Einaudi di Chiari e dell’istituto agrario Vincenzo Dandolo di Bargnano di Corzano è stato presentato un percorso attraverso il cibo, l’educazione alimentare, la sostenibilità, la tecnologia, i cambiamenti climatici ma anche le dinamiche mondiali legate alla situazione attuale che stiamo vivendo.

A moderare l’incontro il giornalista Luca Riva che, dopo i saluti del sindaco di Rovato Tiziano Belotti, ha dato la parola agli ospiti presenti.

«Io – ha dichiarato Davide Lazzari, giovane imprenditore vitivinicolo di Capriano del Colle e anche delegato Giovani Impresa di Coldiretti Brescia, rivolgendosi ai giovani presenti in sala – ho iniziato a lavorare nell’impresa di famiglia, a Capriano del Colle, a 22 anni. Anziché concentrarci sul produrre reddito, abbiamo provato a riflettere sul perché facevamo questo lavoro. E abbiamo capito che la motivazione era il territorio, e quello che esso rappresenta. La sfida era dunque far capire le potenzialità. Il sogno è che la gente inizi a portare rispetto per il nostro territorio. Ragazzi studiate, applicatevi: l’importante è avere ben chiaro il motivo per cui fate questo lavoro e l’obiettivo che volete raggiungere».«In platea – ha aggiunto l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi – oggi abbiamo davvero il futuro dell’agricoltura. Uno sviluppo che coinvolge diversi aspetti e che si deve basare su innovazione, ricerca e valorizzazione del prodotto. Innovare significa razionalizzare le risorse producendo di più e in maniera più sostenibile. La ricerca consente di far fronte ai problemi legati ai cambiamenti climatici e la valorizzazione del prodotto, legandolo al territorio, significa dare reddito alle imprese e alle filiere. Questa è la direzione della Regione Lombardia anche per superare le ideologie che hanno condizionato le scelte del passato a livello nazionale ed europeo. Purtroppo ha vinto sempre la politica del No e dell’ignoranza».«Che il clima sia cambiato – ha commentato Andrea Giuliacci, meteorologo, climatologo e accademico, tra gli ospiti del convegno – è una certezza è ormai una certezza. L’anno più caldo di sempre è stato il 2018, poi il 2015 e il 2014. Non ha mai fatto così caldo come in questo periodo, ce lo dicono i dati Il costante aumento delle temperature medie annuali comporta, oltre alla diminuzione del ghiaccio e della neve sulle nostre montagne e ai lunghi periodi di siccità, la formazione di fenomeni atmosferici sempre più estremi, ovvero piogge, allagamenti, disastri, alternati a periodi severi di alta pressione. Il clima si è dunque estremizzato: restano da confermare scientificamente i motivi di questo cambiamento ma tutti gli indizi sperimentali ci conducono all’uomo, che attraverso le sue attività aumenta notevolmente la produzione di gas serra e, dunque, il calore trattenuto in atmosfera. E adesso? Quale futuro ci aspetta? Le proiezioni ci dicono che le temperature aumenteranno ancora nel prossimo decennio. Le piogge diminuiranno e sempre più spesso saranno concentrate in pochi episodi intensi. Si tratta di trovare delle soluzioni per affrontare questo cambiamento».Tra le altre personalità intervenute, il presidente di Coldiretti Brescia Valter Giacomelli, Giuliano Noci, prorettore del Polo territoriale cinese del Politecnico di Milano, e la biologa nutrizionista Elena Turla

Vivi Franciacorta

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