Palazzolo – L’insulto corre in rete e trova l’eco sui muri della città. Nel mirino il candidato Sindaco

Palazzolo – L’insulto corre in rete e trova l’eco sui muri della città. Nel mirino il candidato Sindaco

Giorni caldi a Palazzolo in vista delle prossime elezioni amministrative. Il candidato sindaco del centro destra, Angelo Cima, è stato preso di mira; gravi insulti rivolti alla sua persona sono infatti apparsi sia sui social network che sui manifesti per le strade della città.

“Nei giorni scorsi – si legge sulla pagina Facebook della coalizione che sostiene Cima nella sua corsa in campagna elettorale – il candidato sindaco Angelo Cima ha subito insulti inaccettabili, sia sui social network che sui manifesti pubblici. Attacchi personali che hanno lasciato attonite tutte le forze politiche. É francamente incomprensibile il perché di tanta cattiveria. La campagna elettorale è appena iniziata e l’obiettivo della coalizione di centrodestra consiste nel proporre idee e progetti per migliorare la nostra Città: Palazzolo sull’Oglio. Si ringrazia il candidato della coalizione di centrosinistra per la solidarietà dimostrata anche pubblicamente. Auspichiamo che il clima elettorale torni nei limiti del buoncostume, nel rispetto di tutti coloro che si mettono a disposizione della collettività”.

A mobilitarsi in segno di solidarietà anche il centrosinistra, in particolare la coalizione guidata da Gianmarco Cossandi.

«Siamo venuti a conoscenza – ha dichiarato Cossandi – di insulti inaccettabili rivolti al candidato Cima su social e manifesti pubblici. Esprimo, anche a nome delle tre liste che mi sostengono, la nostra piena solidarietà ad Angelo Cima e condanniamo fortemente le offese che sono state rivolte alla sua persona. Fin dall’inizio abbiamo espresso l’augurio di una campagna elettorale corretta nei toni e nei modi nonché basata sulle proposte per Palazzolo e per i palazzolesi. Gli insulti di qualsiasi tipo non esprimono mai un’opinione e pertanto vanno unicamente condannati, raccomandando di contro un confronto civile nel rispetto delle persone e della nostra città».

Vivi Franciacorta

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