Cristina Begni, il 4 Giugno unirò Bergamo e Brescia in un abbraccio lungo 50 Miglia

Lei è Cristina Begni, gestisce con i fratelli un’azienda che produce tapparelle blindate a Castegnato; per passione ha costruito con altre quattro donne Viva Vittoria. Il 4 Giugno l’Associazione Viva Vittoria ha ideato la “50 Miglia Bergamo Brescia”, una catena umana di 50 miglia appunto, uniti da sciarpe di 1,5 metri che attraverserà i territori in un grande abbraccio collettivo.

Da dove nasce l’idea di Viva Vittoria e come si è ampliata l’associazione nel tempo?

L’associazione nasce nel 2015 con il proposito di fare qualcosa contro la Violenza sulle donne. Del gruppo originario rimaniamo in due. Da quelle giornate meravigliose nel Novembre 2015 con un evento eccezionale ed indimenticabile che ha fatto una donazione molto importante ad un centro antiviolenza di Brescia, l’associazione si è via via evoluta, costituendosi a pieno titolo e diventando un punto di riferimento per quei comuni che volevano ripetere l’esperienza di Viva Vittoria. L’associazione divulga l’idea che il “no” alla violenza dalle donne parte da noi stessi, con la consapevolezza che noi siamo artefici della nostra vita.

Creando un quadrato in maglia 50 x 50, innanzitutto diciamo di essere artefici del nostro destino e diciamo no alla violenza sulle donne. Questi quadrati vanno donati alle piazze che stanno costruendo Viva Vittoria, vengono cuciti in coperte ed esposte nelle piazze più prestigiose delle città italiane. Dalla vendita di queste coperte si raccolgono i fondi che andranno a sostenere i centri antiviolenza delle città organizzanti. Viva Vittoria è arrivata a 30 città italiane e a Darmstadt in Germania.

Siamo riusciti con questa operazione di grande cuore a donare oltre 800000 €.

Perchè la 50 Miglia da Bergamo a Brescia, che cosa simbolizzano le sciarpe?

50 miglia è nata dall’idea che quel metro e mezzo di distanziamento che tanto ha sconvolto la nostra vita, l’abbiamo voluto trasformare in un metro e mezzo di unione, abbraccio collettivo, che vedrà unite le due città Bergamo Brescia in una catena umana il prossimo 4 Giugno alle ore 11. Le sciarpe rappresentano questa idea di abbraccio collettivo.

Ti aspettavi una tale risposta ed un seguito simile?

Sì! Siamo abituati a vivere le esperienze di Vivi Vittoria e sapevamo che il mondo della maglia e dell’uncinetto sarebbe stato pronto e disponibile per questa sfida. É un mondo operoso che sapevamo si sarebbe animato. La cosa straordinaria è rivivere 8 anni dopo le stesse emozioni del primo Viva Vittoria, si sono creati i gruppi nei paesi, con un’idea di collettività e unione. Un ritrovarsi che si era completamente perso.

Cosa ami di più della Franciacorta?

Ho capito con l’avventura di Viva Vittoria di conoscere ancora molto poco la Franciacorta. Mi ritrovo ora a percorrere strade che ho sempre vissuto molto marginalmente. Scoprire che esistono paesini, locali, splendidi monumenti è davvero affascinante, la Riserva Naturale delle Torbiere mi ha affascinato tantissimo

Dopo la “50 Miglia”, quali sono le iniziative che hai in mente?

Dopo 50 Miglia vorrei innanzitutto riposare perché per questo evento ci stiamo mettendo tutto il nostro impegno, naturalmente le soddisfazioni sono grandissime.

Dopo 50 Miglia riprenderemo le attività con le città che organizzeranno Vivi Vittoria, Busto Arsizio, Firenze Vigevano, Crema e Firenze. Ci sarà anche Viva Vittoria Bruxelles e la prima Viva Vittoria oltreoceano. Le nostre attività e il fare maglia non smetteranno mai. La maglia è una passione con la consapevolezza che si può anche aiutare e donare. Il ricavato della vendita delle sciarpe di 50 miglia non andrà ai centri antiviolenza, ma in aiuto a quei giovani che per colpa del covid hanno subito un arresto, una crisi d’identità nella loro vita e a loro andrà tutto il nostro aiuto. Speriamo che Viva Vittoria possa continuare a crescere a svilupparsi con un occhio di riguardo per le persone che hanno bisogno. Affinchè si continui a fare la maglia in modo costruttivo e generoso. Grazie a tutte le persone che anche da casa hanno dato la loro disponibilità partecipando ed aiutando.

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