LAC: linguaggi, arti, culture. Appuntamento ad Iseo dal 17 al 19 maggio

LAC: linguaggi, arti, culture. Appuntamento ad Iseo dal 17 al 19 maggio

“Talét dè sbrèl è il titolo di una raccolta poetica di Franco Fava che si colloca nel solco di una
tradizione che contempla Canossi, Elena Alberti Nulli e molti altri. Notate la ruvida potenza di
questo testo. Richiama un bisogno di bellezza, di luminosità non solo estetica ma di etica. Parole
dure come la scorza di un albero al cui interno scorre la linfa culturale della nostra terra e delle
nostre radici.”

Con questa metafora molto efficace il Sindaco di Iseo Dott. Marco Ghitti ci introduce alla perfezione
nello spirito della prima edizione di LAC Festival.
L’evento nasce, infatti, per valorizzare i linguaggi, le arti e le culture locali. Promuovere i dialetti, i
luoghi e le tradizioni attraverso concerti, performance e presentazioni di libri è un modo efficace
per preservare e celebrare l’identità culturale di una comunità, dalla poesia dialettale alla canzone
popolare. In un mondo sempre più globalizzato, è fondamentale riconoscere le ricchezze culturali
uniche di ogni regione e promuovere la diversità linguistica e culturale. LAC è acronimo di
“Linguaggi, Arti, Culture” ma è interessante notare anche il legame con il termine dialettale per
indicare il Lago (LAC), cosa che aggiunge un ulteriore strato di significato e connessione con il
territorio.
Si comincia fortissimo, venerdì 17 maggio alle ore 18:00 con un ospite di grande pregio. Davide
Bernasconi, in arte Van De Sfroos, intratterrà il pubblico con una conversazione sulla gente di lago.
Da “Akuaduulza” a “Il costruttore di motoscafi” fino al più recente “Gli spaesati” il tema
dell’appartenenza a una comunità locale è uno degli snodi centrali della poetica del cantautore del
Lago di Como.
Alle 20:30 è il momento di un’artista iseano. Danilo Di Prizio ci offre un breve concerto acustico con
la sua chitarra dodicicorde e la sua nuova canzone dialettale. DiPrizio, chitarrista virtuoso (notevole
il suo album per chitarra sola “l’altra metà”) è con Mahem, il suo nuovo singolo, che rientra appieno
nella filosofia del festival portando il vernacolo verso una poetica contemporanea.
A seguire una performance costruita ad hoc per il festival: Piergiorgio Cinelli ci regala un percorso
sapiente e ricco, come suo solito di humor, sulle assonanze tra il dialetto bresciano e le lingue
europee.
Sabato 18 alle 17:00 verrà presentato il libro, fresco di stampa, “Soprannomi: Scötöm di Iseo,
Clusane, Cremignane, Pilzone” dell’Editrice La Quadra. Alla presentazione l’autore Riccardo Pettoello
dialogherà con il Sindaco di Iseo, dott. Marco Ghitti.
Sempre sabato, alle ore 18:00 Roberto Capo, autore, attore e regista teatrale noto per le sue
webserie dedicate alla brescianità, propone le sue poesie in dialetto accompagnato dal
contrabbasso di Nicola Ziliani.
Alle 21:00 si passa dal bresciano al napoletano grazie al concerto “Core ‘ngrato”. Un istrionico Boris
Savoldelli ci guida all’interno della ricchissima tradizione della canzone partenopea. Savoldelli,
titolare della Cattedra di Canto Jazz presso il Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia, è
accompagnato da un quartetto jazz d’eccezione. Corrado Guarino, al pianoforte, Tito Mangialajo
Rantzer al contrabbasso, Stefano Bertoli alla batteria, Guido Bombardieri al sax e clarinetto basso
sono una formazione consolidata in grado di arrangiamenti sapienti grazie al suo leader, maestro e
compositore, Corrado Guarino e di sorprendenti improvvisazioni frutto dell’estro dei singoli
musicisti.
Domenica 19 alle ore 16:00 si torna a parlare del dialetto bresciano ma con riferimento ai classici:
da Aldo Cibaldi a Angelo Canossi senza trascurare Franco Fava. La performance arricchita da
musiche dal vivo del Gruppo Decanter è a cura del gruppo Iseo immagine.
Alle ore 18:00 si parla di astigianità con l’eclettico scrittore e conduttore televisivo Bruno
Gambarotta in dialogo con Giorgio Conte. Appoggiandosi alla recente pubblicazione del libro di
Gambarotta dal titolo “Fuori programma” per Manni Editore i due artisti ripercorrono con aneddoti
ed esperienze personali i tempi dei loro esordi offrendo uno spaccato della provincia di Asti.
Domenica 19 la chiusura del festival è affidata proprio a Giorgio Conte con il concerto del suo
Sconfinando Tour. Quale conclusione migliore di questa: dalla valorizzazione delle realtà locali al
superamento dei confini il titolo del tour del noto cantautore e musicista astigiano costituisce l’esito
ideale della prima edizione di LAC.
Giorgio Conte – autore di canzoni per numerosi interpreti tra i quali Rosanna Fratello, Ornella
Vanoni, Mina, Rossana Casale e Francesco Baccini – è un artista che non ha bisogno di presentazioni
ed è in grado di regalare concerti raffinati e coinvolgenti.
Le location del festival sono tutte nel centro di Iseo: piazza Mazzini per le presentazioni e le
conversazioni, la sala civica del Castello Oldofredi per l’itinerario sulla poesia a cura di Iseo
Immagine, e piazza Mazzini dove verrà allestito il palco principale per i concerti della sera.
LAC, è importante sottolinearlo, nasce dalla volontà dell’Amministrazione Comunale ed è
interamente curato, organizzato e promosso dagli uffici del Comune di Iseo.

Vivi Franciacorta